Oggi, 29 aprile 2020, un asteroide di dimensioni di tutto rispetto si è avvicinato molto alla Terra.
Ma è corretto dire che ha ‘sfiorato’ la Terra? Non proprio. La sua distanza minima è stata di 6,28 milioni di Km, una distanza di tutta sicurezza sebbene le dimensioni stimate per questo enorme masso siano tra 2 e 4 km di diametro. Per darvi un’idea, la distanza media Terra-Luna è di 380.000 km circa, cioè 1/16 rispetto a quella raggiunta da 1998 OR2.
Allora perché tanto clamore? Se questa volta non abbiamo corso rischi, questo asteroide ha orbita e dimensioni che rientrano in quei parametri tali da farlo ritenere un PHA (Potential Hazardous Asteroid). Ha un periodo orbitale di 3,68 anni terrestri, le sue dimensioni sono tali da non consentire alla nostra atmosfera di disintegrarlo in caso di caduta, la distanza minima di avvicinamento all’orbita terrestre è inferiore a 0.05 AU (1 AU=149.597.870 km distanza media Terra-Sole). Queste caratteristiche fanno si che nei suoi frequenti passaggi dalle nostre parti non possiamo affatto escludere che arrivi il momento fatidico in cui dovremo davvero preoccuparci di come deviarlo.
Sicuramente non accadrà per i prossimi 200 anni, l’asteroide è ben noto ed i suoi parametri orbitali sono stati calcolati con grande accuratezza consentendoci di tranquillizzare tutti per un bel po’ di anni. Il prossimo incontro ravvicinato con 1998 OR2 è previsto per il 2079 quando la sua distanza minima dalla Terra sarà solo 4 volte la distanza Terra-Luna, una distanza ben inferiore a quella odierna.
Il Sistema Solare è ricco di piccoli corpi rocciosi, di forme e dimensioni molto variabili, chiamati asteroidi. La maggior parte di essi sono confinati in regioni ben precise, come la fascia situata tra Marte e Giove, rimanendo su orbite sostanzialmente fisse senza grandi variazioni.
Pertanto nel loro moto non rischiano impatti con pianeti o satelliti. Ci sono però delle eccezioni; alcuni di questi “massi spaziali” vagano nel Sistema Solare con orbite che li portano ad avvicinarsi ai pianeti ed, a volte, ad incrociarne le orbite nel loro cammino. Per questo motivo alcuni asteroidi possono essere potenzialmente pericolosi per la l’umanità poiché di dimensioni ragguardevoli e con orbite che avvicinano quella terrestre.
Affinchè si abbia un impatto però, l’asteroide deve arrivare in un punto della sua orbita che incrocia quella terrestre, o che vi si avvicina molto, in coincidenza con il passaggio della Terra in modo da avere un vero incontro ravvicinato ed essere attratto dalla gravità terrestre o peggio ancora impattare direttamente come una boccia.
Seppur molto bassa, la probabilità che questo accada non è nulla e per questo motivo gli asteroidi potenzialmente pericolosi vengono scrupolosamente cercati e poi monitorati dalla comunità scientifica per calcolare in modo preciso le loro orbite.