Si è da poco conclusa la mostra “Tre stazioni per Arte e Scienza” al Palazzo delle esposizioni di Roma. L’iniziativa si è articolata in tre mostre che hanno raccontato la scienza dal punto di vista dell’incontro con l’arte, della ricerca scientifica contemporanea e di quello storico. A quest’ultimo aspetto in particolare è stata dedicata l’esibizione “La scienza di Roma. Passato, presente e futuro di una città”. La mosta ha sottolineato come, da sempre, Roma sia stata un importante centro di cultura scientifica, nelle discipline più disparate.
Vogliamo qui ripercorrere il contributo dell’Osservatorio Astronomico di Roma che ha esposto alcuni reperti delle sue collezioni storiche, facendo rivivere al visitatore l’astronomia del ‘600 con le figure di Athanasius Kircher e Galileo esponendo le tavole sciateriche di Kircher, gli acquarelli delle fasi lunari disegnate da Galileo Galilei ed altri preziosi reperti delle collezioni del Museo Astronomico e Copernicano. Molti tesori provengono dall’esposizione presso la sede di Monte Porzio Catone dell’Osservatorio Astronomico di Roma come i telescopi di Secchi e Respighi che hanno consentito a questi due illustri astronomi italiani della fine dell”800 di gettare le basi della moderna astrofisica.
Qui un breve racconto per immagini.

Per una visita più approfondita ci accompagna il direttore dell’Osservatorio Astronomico di Roma Lucio Angelo Antonelli, che ci racconta la nascita dell’astrofisica a Roma e ci illustra gli strumenti in mostra.