Il 13 e il 14 dicembre si verifica il picco delle Geminidi, le stelle cadenti d’autunno, seconde solo come spettacolo alle stelle cadenti di Agosto.

 

Come osservarle?

 C’è ancora tempo, stanotte, per cercare una zona di cielo buio e aspettarle col naso all’insù. La zona in cui guardare è quella della costellazione dei Gemelli, da cui questo sciame meteorico prende il nome e in cui si trova il radiante, cioè il punto da cui sembrano divergere le meteore, quindi in direzione Est.

La costellazione sorge intorno alle 19. Il momento più favorevole è quando sarà più alta nel cielo, più tardi nella notte. Quest’anno siamo particolarmente favoriti nell’oservazione per l’assenza della Luna, tanto che ci si aspetta di vederne dalle 60 alle 120 per ora.

Da dove vengono?

Il fenomeno delle stelle cadenti si verifica quando la Terra attraversa dei detriti lasciati da una cometa lungo la sua orbita. Quando questi piccoli frammenti di roccia e polveri entrano nell’atmosfera terrestre bruciano, lasciando le scie che chiamiamo stelle cadenti.

In questo le Geminidi sono anomale. Infatti, sebbene siano state osservate dal 1833, il corpo da cui prendono origine è stato scoperto solo nel 1983 e si è rivelato essere l’asteroide Fetonte (nome scientifico 3200 Phaeton). Questo corpo roccioso dal diametro di circa 5 km ha un’orbita molto allungata e gira intorno al Sole in 1,43 anni. Oltre al fatto di lasciare detriti nello spazio, anche la forma dell’orbita è anomala, infatti, le orbite degli asteroide tendono ad essere più circolari, mentre Fetonte, come suggerisce il nome dello sfortunato figlio del Sole nella mitologia greca, è l’asteroide che si avvicina di più al Sole, metà della distanza di Mercurio.

Proprio la forma dell’orbita ha suggerito che potrebbe trattarsi in realtà del nucleo di una cometa che ha perso gli strati superficiali di ghiaccio.

 

Buone osservazioni!